Le vittime degli incidenti sul lavoro nel 2019 hanno raggiunto quota mille. Un bilancio in aumento rispetto all’anno scorso.
ROMA – Le vittime degli incidenti sul lavoro nel 2019 hanno raggiunto quota 1000. E’ questa la stima fatta dall’Huffington Post in attesa dei numeri ufficiali che dovrebbero arrivare nelle prossime settimane. Nel primo semestre, leggendo i numeri dell’Inail, sono stati 482 le morti bianche con un numero negativo rispetto ai tre anni precedenti.
Le cifre, però, sono aumentate se si guarda più ad ampio raggio visto che da gennaio a ottobre le vittime sul lavoro sono stati 896 e per questo si teme una crescita maggiore in questi ultimi mesi dell’anno. In questo caso i numeri sono inferiori al 2018 (49 in meno) ma le denunce di infortuni aumentano di quasi 300.
L’emergenza delle morti bianche
In Italia l’emergenza delle morti bianche è senza fine. La strage silenziosa delle persone che perdono la vita sul posto di lavoro senza distinzione di età, di sesso, di colore e di provenienza. Nord, Sud, extracomunitari, italiani, il bilancio comprende purtroppo tutti.
E il numero nel 2019 rischia ancora di salire. Un trend negativo che non riesce a fermarsi con la speranza di cambiare passo con l’anno nuovo. Ma per porre fine a questa ‘mattanza’ c’è bisogno di un intervento da parte del governo.
La richiesta dei sindacati
I sindacati da tempo hanno intrapreso una battaglia per garantire la massima sicurezza ai dipendenti. La proposta arrivata è stata quella di introdurre il reato di omicidio volontario per tutti gli imprenditori che non rispettano la legge.
Proprio la mancanza di protezione verso i propri lavoratori è alla base di queste morti bianche. Una battaglia che deve trovare il prima possibile una soluzione per consentire alla persona di andare al lavoro senza la paura di poter perdere la propria vita mentre è impegnato nel cantiere o nell’azienda.
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